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sabato 29 luglio 2017

Parlano di me, dicono di te. Quando il silenzio è amore.

Ascoltavo Giorgia e la sua Oronero combattente. Guardavo un video bellissimo sulla professionalità e l'umanità del cuore intelligente di Patrizio Paolettiun uomo che dovreste proprio concedervi la possibilità di conosceree mi frullavano domande. Mi rullava il cervello, come la grancassa di un tamburo, il timpano di una campana suonata a miglia e miglia di distanza, eppure così intima e personale.
Domande sul mondo, domande su di noi, su di voi, domande su di te.
Domande su di me.
C'è parecchio rumore là fuori, ogni tanto me ne resto a sentire. Differenzio le voci nel chiasso del lunedì mattina, raffino la melodia dell'aria e la accordo alle sintonie del cuore, che vibrano a un'altitudine potente e intonano la sinfonia creatrice della vita.
Dicono parecchie cose là fuori, ogni tanto me ne resto a sentire. Le parole riempiono tutti gli spazi, rimbalzano, tuonano, volteggiano, inchiodano. Nascono, passano e muoiono come code di comete. Cadono come stelle finite, complete di esperienze, o rimangono appigliate al cielo delle labbra. Ed è difficile disfarsene, per qualcuno persino impossibile. Ma a cosa serviranno poi, tutte queste parole? Qual è il loro peso, la loro unità di misura? Leggerezza o consapevolezza?
C'è da rannicchiarsi nella conchiglia del silenzio per rispondersi e tornare, così, all'amore originario e originale. Alla versione inedita, più vera e migliore di sé. 

Un post senza libri ma con una storia dentro. Per condividere la vita e parteciparla
Buon sabato pomeriggio amici miei.

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